sabato 21 aprile 2012

Fiera di S. Irene - Lecce - da 21 al 25 aprile

Apre i battenti oggi, 21 aprile, la tradizionale Fiera del Fischetto, organizzata dall' Associazione Academia Lupiensis,con lo scopo di promuovere e sviluppare la cultura dell'arte e dell'artigianato salentino.

La dodicesima edizione della  fiera si terrà nei saloni dell' ex-convento dei Teatini di Lecce.

Saranno esposti fischietti in terracotta di ogni forma e colore, creati dagli artigiani salentini, ispirati dalla tradizione e dalle leggende locali. 

I fischietti, oltre ad essere stati tra i più antichi giochi sonori, venivano donati alle fidanzate, ed erano utilizzati per allontanare le negatività dalla propria casa.

A Lecce, la Fiera del Fischetto si svolgeva nell'area antistante la chiesa di S. Irene, patrona della città fino alla metà del '600.

Sant'Irene di Tessalonica fu proclamata Patrona della città di Lecce a seguito della peste del 1466, ma il suo culto è certamente antecedente, come testimoniano cimeli e reperti archeologici, quale lo stesso emblema di Lecce, che raffigurava la torre campanaria in cui la giovane Irene era stata rinchiusa per volere del padre perché troppo bella.

E' ipotizzabile che il culto di Sant'Irene a Lecce possa trovare le sue radici negli influssi  esercitati dalla dominazione bizantina in Italia meridionale? No, anzi. La venerazione di S. Irene si diffuse durante l'epoca della dominazione  normanna, nel XII secolo, e, nello stesso secolo, Tancredi occupò la città di Tessalonica, che si trovava a metà strada tra Otranto e Costantinopoli, ed era un punto di passaggio obbligato per quanti si dirigevano in Terra Santa.

Come a Tessalonica (Salonicco), la venerazione della santa è associata alla torre in cui restò chiusa per diversi anni quand'era ancora una bambina; il vescovo Formoso, introducendone il culto a Lecce nel 1114, inviò "gente sin là" per informarsi  "del modo com'era quell'altra in Tessalonica che il re Licino (padre di Irene) edificò nell'anno sesto dell'età sua (Licino fece edificare la torre quando Irene aveva sei anni)".
Il culto di Sant'Irene, dunque, deriva direttamente dalla città di Tessalonica, che aveva avuto intensi rapporti commerciali con l'antica Lupiae (nome romano di Lecce), e non lo si può ascrivere all'influenza bizantina. 

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